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Attenti alle spighe!

I forasacchi sono spighe di erbe selvatiche di dimensioni  (da 1 a 3 cm) e di colore che va dal giallo paglierino al marrone-nero. Hanno la caratteristica forma appuntita, a lancia, e sono rivestite su tutta la superficie da una fitta ed ispida zigrinatura che, anche se quasi invisibile ad occhio nudo, è molto percettibile al tatto. Per la loro conformazione, possono progredire solo in avanti. Se si infilano nelle orecchie, nel naso, tra il pelo o nella cute è praticamente impossibile che ne escano da sole. Sono presenti nei campi coltivati  ma anche in prati, giardini, parchi, aiuole cittadine e bordi di strade dove sia presente un tipo particolare di erba appartenente al genere delle graminacee.

I forasacchi possono essere un pericolo per ogni cane che viene portato a fare una passeggiata, non solo in campagna ma anche in ambiente urbano. Esse infatti possono penetrare nella cute, nel naso o nelle orecchie del nostro cane causando gravi infezioni.

Fino a quando l’erba è verde le spighe non si staccano dagli steli d’erba. Quando però l’erba matura o tende a seccarsi per l’arrivo dell’estate o perché, una volta tagliata, viene lasciata ad essiccare al suolo, i forasacchi si staccano dalla pianta, cadono a terra e possono provocare danni.

I forasacchi possono attaccarsi a varie parti del corpo del cane e provocare, di conseguenza, lesioni più o meno gravi. In generale, meglio non trascurare mai un caso di “sospetta spiga”.

  • Zampe. Spesso il forasacco si insinua nel pelo tra le dita del cane. Grazie al movimento del cane, la spiga progredisce lentamente fino a conficcarsi nella cute dello spazio interdigitale. All’inizio l’animale proverà fastidio e/o dolore e si leccherà, a volte con zoppia più o meno grave.  Se non tolta in tempo, la spiga si infilerà completamente sottocute, lasciando all’esterno un piccolo rigonfiamento arrossato che tende a ulcerarsi, lasciando uscire un po’ di pus. Potrebbe vedersi solo un piccolo foro rotondeggiante  tra le dita. Il forasacco va estratto con una pinza apposita. Se si sarà conficcato molto in profondità, è frequente che si renda necessario sedare il cane.
  • Naso.I cani annusando il terreno possono inalare le spighe. In tal caso il proprietario noterà immediatamente durante la passeggiata la comparsa di violenti e ripetuti starnuti. Gli starnuti saranno continui e violenti, il cane manifesterà un gran fastidio sul muso, sfregandosi insistentemente con le zampe e contro il pavimento. Raramente questo comportamento risulterà efficace nel consentire l’espulsione della spiga. Spesso si noterà del sangue uscire dalla narice interessata. È necessario portare il cane del veterinario, che provvederà a cercare la spiga nelle cavità nasali, a volte per via endoscopica, con il cane in inevitabile sedazione profonda. Se dopo un improvviso attacco acuto di starnuti nel corso della passeggiata in stagione a rischio la sintomatologia dovesse scomparire, è meglio prestare comunque un pò di attenzione ai comportamenti del cane nei giorni successivi. Può infatti accadere che il forasacco venga eliminato naturalmente ( evenienza poco frequente) ma potrebbe anche insinuarsi in una zona nascosta e meno fastidiosa del naso, facendo ricomparire la sintomatologia nei gironi successivi, accompagnata da sangue e pus dalle narici. Talvolta la spiga non si arresta nelle cavità nasali ma, se trascurata, continua a profredire nell’albero respiratorio arrivando in trachea, polmoni o bronchi. Evenienza ovviamente potenzialmente molto grave che va assolutamente evitata.
  • Occhi. Un spiga in un occhio potrebbe inizialmente dare una sintomatologia simile a quella di una congiuntivite, per quanto grave. Il cane colpito da un forasacco negli occhi comincerà a lacrimare ed a grattarsi sulla zona interessata.  Nell’arco di poche ore i sintomi si aggravano, rendendo difficile anche la sola apertura dell’occhio colpito. Anche in questo caso, meglio verificare rapidamente la presenza di spiga nell’occhio, visiti i gravi danni corneali che lo sfregamento della spiga stessa può provocare in breve tempo.
  • Orecchie. Se durante una passeggiata una spiga dovesse penetrare nell’orecchio del cane, il soggetto inizierà improvvisamente a grattarsi con forza e a scuotere la testa. Spesso camminerà con la testa abbassata e inclinata e con l’orecchio piegato. I sintomi saranno imponenti. Il cane potrebbe tranquillizzarsi per brevi periodi, per poi ricominciare a grattarsi e/o a scuotersi con forza . Difficilmente si riuscirà a vedere il forasacco guardando nell’orecchio ( meglio comunque verificare!) e sarà necessario un intervento tempestivo del veterinario, visto che una spiga potrebbe con il tempo anche perforare il timpano. Anche in questo caso è molto probabile che sia necessario sedare il cane.
  • Cute. Nei cani a pelo raso è raro, ma in tutti gli altri le spighe possono impigliarsi nel pelo in qualsiasi parte del corpo. Per loro caratteristiche i forasacchi possono progredire solo in avanti, arrivando a  penetrare lentamente la cute del cane. Spesso la sintomatologia è quasi nulla e ci si accorge solo dopo molto tempo ( anche mesi!) della possibile presenza della spiga per la presenza di rossore, gonfiore, pus, dolore… In questi casi si rende spesso necessario un vero e proprio intervento chirurgico, magari preceduto da un esame ecografico, per la ricerca del corpo estraneo ed è possibile trovare la spiga anche a molti centimetri di distanza dal punto di ingresso.

Visti i potenziali danni che i forasacchi possono provocare, va da sè che la cosa migliore sia lavorare sulla prevenzione.

In piena estate, se possibile, meglio evitare di condurre il  cane in aperta campagna, laddove il rischio di incontrare forasacchi è molto più alto. Purtroppo anche  in città serve fare molta attenzione, perché è frequente che ci siano spighe anche in parchi cittadini o in pieno centro, dove ai lati dei marciapiedi  si possono sovente trovare queste graminacee rinsecchite al sole.
 Potrebbe essere una buona precauzione accorciare il pelo negli spazi interdigitali e nel padiglione interno delle orecchie.
Risulta comunque fondamentale, al ritorno da ogni passeggiata in zona e stagione a rischio, controllare e spazzolare sempre e con cura le zone più delicate del corpo del cane e quelle più nascoste. Importante non tralasciare gli spazi interdigitali, i padiglioni auricolari, le zone ascellari e inguinali e sotto la coda. Per i cani a pelo medio lungo, i più soggetti alle spighe, mai dimenticare una energica e accurata spazzolata del mantello su tutto il corpo.