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Sterilizziamo?!??….

I conigli vanno sterilizzati.

Non hanno fondamento affermazioni del tipo “è contro natura” , “vogliamo fargli provare la gioia del parto“, “non voglio sottoporlo a sofferenze…” ecc…

L’accoppiamento e la riproduzione servono a garantire la conservazione delle specie. Ma se ciò e del tutto normale per un coniglio allo stato “naturale”, cioè libero di scegliere se, quando e con chi accoppiarsi, di certo non lo è per un coniglio che vive in casa o in un giardino.

Se potesse vivere libero, in natura, sarebbero solo le dure leggi della natura a regolare tutto. Ma per i conigli domestici che vivono nelle nostre case o nei nostri giardini (quindi non in natura!) è necessario provvedere alla sterilizzazione. Non per nostra “comodità” (anche se un coniglio sterilizzato è più “facile” da gestire…), ma per la loro salute, per il loro benessere, per non farli vivere stressati… e per non trovarsi con cucciolate che poi nessuno vuole! La vita “domestica” offre ai conigli un sacco di vantaggi relativi ad alimenti sempre a disposizione, protezione dai predatori e cure mediche. Prevede però anche qualche importante scelta, che possa garantire una corretta convivenza uomo/coniglio (ed eventualmente tra più conigli!).

Se decidiamo che non sia naturale sterilizzare il coniglio, non lo sarà nemmeno fornirgli quotidianamente cibo, farlo vivere quotidianamente sul pavimento di casa, garantirgli cure mediche e protezione, né vaccinarlo!

Troppo spesso “umanizziamo” i nostri animali. A volte manca semplicemente informazione, altre volte, invece, vengono date informazioni addirittura sbagliate, sia da negozianti che, purtroppo, da alcuni Medici Veterinari. Un veterinario minimamente esperto in conigli dirà senz’altro che è meglio sterilizzarli…e NON che “l’anestesia è pericolosa”! Fatti salvi problemi di salute che possano rendere difficile/pericolosa una procedura anestesiologica, da valutare caso per caso, l’unico motivo per il quale un collega sconsigli la sterilizzazione è perché non è esperto o non è capace di eseguire l’intervento. Non è peraltro assolutamente necessario far fare “almeno una cucciolata” alla coniglia.  Si tratta di una vecchissima credenza senza alcun fondamento scientifico. Le femmine non hanno la necessità di diventare “mamme” e l’unica evidenza è che le femmine vanno sterilizzate alla maturità sessuale (tra i 5-6 mesi di età) per prevenire gravi problemi in seguito.

I vantaggi che si hanno sottoponendo i conigli alla sterilizzazione sono tantissimi. Sia dal punto di vista sanitario che comportamentale.

La sterilizzazione previene innanzitutto diverse patologie dell’apparato riproduttivo.

Il rischio di “problemi uterini” nella coniglia non sterilizzata è altissimo, fino anche all’80% dei casi nelle coniglie sopra 5 anni di età! Per essere più precisi, nella maggior parte dei casi, per “problemi uterini” intendiamo “tumori maligni”. Che inizialmente non danno alcun sintomo, salvo poi dare segnali quando la situazione è ormai in stadio avanzato e irreversibile.

Da non dimenticare la  pseudo-gravidanza (la cosiddetta “gravidanza isterica”), in cui la coniglia fa tutto come se dovesse partorire (si strappa il pelo per fare il nido, difende la tana, secerne latte…), ma non è realmente incinta. Tutto ciò con evidenti ripercussioni sia fisiche che comportamentali.

Dal punto di vista comportamentale, anche i maschi non sterilizzati sono frequentemente irrequieti ed aggressivi e marcano spesso il territorio ( ..e i proprietari!). La sterilizzazione toglie lo “stress ormonale” e quindi l’aggressività e l’irrequietezza . La sterilizzazione consente loro di vivere una vita più tranquilla e possibilmente in coppia con un loro simile (…e con gli umani!).

Deetto ciò, per una serena e lunga convivenza, la sterilizzazione è senz’altro una responsabilità che il proprietario di un “coniglio domestico” si deve prendere. Senza se e senza ma.